
Fare… Franco Raggi
Nicolò Amedeo, Flora Del Debbio
Italia, 2025, 30'
Synopsis
Ma chi è veramente Franco Raggi? Cosa lo definisce, se il suo lavoro spazia dalla piccola alla grande scala, dalle scenografie per performance e spettacoli teatrali agli allestimenti museali? Nel film, Raggi – io-narrante e al tempo stesso protagonista del film – si racconta in presa diretta, definendosi in base ai suoi “modi di fare”. Un fare che è modalità di costruzione del progetto, ma anche di pensiero e del proprio sé. Fare Franco Raggi è essere Franco Raggi.
Il film è quindi suddiviso in capitoli, organizzati attorno ai “modi di fare”, una serie di procedure fondate sul paradosso, l’ironia, l’accostamento creativo, attraverso cui Raggi esplora in modo giocoso il tema del design e della progettazione. “Fare storie, fare facce, fare troppo, fare furti…”. Nel racconto, “i modi di fare” vengono astratti dal loro contesto originale e trasposti in situazioni di vita quotidiana, filo conduttore per introdurre temi e opere di design che nascono da queste intuizioni: la lampada “Flûte” per FontanaArte (1999), una delle tante collezioni disegnate per l’azienda di illuminazione, la “Nobrocca” per Terreblu (2003), la collezione “Vasovasi” per Danese (2004), il candelabro “Scongiuri” per Cyprus (2014), i progetti per Barovier&Toso, Cappellini, Artemide, Luceplan, Poltronova.