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Gae Aulenti

Palazzolo dello Stella (Udine), 1927 - Milano, 2012
Architetto e designer

Gae Aulenti nasce nel 1927 a Palazzolo dello Stella in provincia di Udine.
La sua formazione si costruisce tra Firenze a Torino durante gli anni della guerra, al termine della quale sceglie di trasferirsi a Milano. Si laurea al Politecnico nel 1953 ed è a Milano che esercita la sua attività professionale, percorrendone trasversalmente diversi settori, quali la progettazione architettonica, l’interior e l’industrial design e la scenografia teatrale.
Dal 1955 al 1965 è nella redazione di Casabella-Continuità diretta da Ernesto Rogers, un luogo centrale per il dibattito architettonico di quegli anni, dove porrà le basi per la sua identità professionale....Leggi tutto

Gae Aulenti nasce nel 1927 a Palazzolo dello Stella in provincia di Udine.
La sua formazione si costruisce tra Firenze a Torino durante gli anni della guerra, al termine della quale sceglie di trasferirsi a Milano. Si laurea al Politecnico nel 1953 ed è a Milano che esercita la sua attività professionale, percorrendone trasversalmente diversi settori, quali la progettazione architettonica, l’interior e l’industrial design e la scenografia teatrale.
Dal 1955 al 1965 è nella redazione di Casabella-Continuità diretta da Ernesto Rogers, un luogo centrale per il dibattito architettonico di quegli anni, dove porrà le basi per la sua identità professionale.
Già dai primi anni i suoi progetti esprimono la volontà di legare insieme i molteplici aspetti della disciplina architettonica. Numerosi i prodotti di industrial design nati per completare i progetti architettonici. Tra i più noti la lampada “Pipistrello” e “King Sun” per gli Showroom Olivetti di Parigi e Buenos Aires (1966-67) e, con Piero Castiglioni, la lampada “Bugia” per il Museè d’Orsay (Parigi, 1986) e la lampada “Cestello” per Palazzo Grassi (Venezia, 1986). I suoi oggetti, realizzati con ditte come Knoll, Fontana Arte, Kartell e Artemide, non sono mai puramente decorativi, ma sono il completamento dello spazio architettonico in cui sono inseriti.
Negli anni ‘80 realizza il Museé d’Orsay (1980-86), trasformando la Gare d’Orsay di Parigi in uno tra i più importanti musei d’arte del mondo. Seguiranno il nuovo allestimento del Musée National d’Art Moderne al Centre Pompidou (1982-85) e la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-86), per il quale cura numerose mostre temporanee, da “Futurismo & Futurismi” (1986) fino a “Da Puvis de Chavannes a Matisse e Picasso. Verso l’Arte Moderna” (2002). I progetti di allestimento sono occasione di interazione tra architetture e arte: gli elementi espositivi non sono subordinati agli oggetti esibiti, ma interferiscono con essi generando un dialogo. Tra i più significativi si annoverano l’allestimento per la mostra “I Fenici” a Palazzo Grassi (1988), l’esposizione “The Italian Metamorphosis 1943-1968” al Guggenheim Museum di New York (1994), l’esposizione “1951-2001 Made in Italy?” alla Triennale di Milano (2001). Con Germano Celant, nel 2004, realizza la mostra “Arti & Architettura 1900-2000” presso il Palazzo Ducale di Genova e nel 2012 l’allestimento per mostra “Aldo Rossi. Teatri” alla Fondazione Vedova di Venezia.
Parallelamente alla produzione architettonica, Gae Aulenti sviluppa un profondo rapporto con il teatro. Nel 1975 avvia un’intensa collaborazione con Luca Ronconi, con cui progetta le scenografie per alcuni tra i più importanti spettacoli del periodo. Di particolare rilevanza, il Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato (1976-1978) con gli spettacoli “La Torre” di Hugo von Hofmannstahl, “Calderon” di Pier Paolo Pasolini e le “Baccanti” di Euripide, per i quali vince il Premio Ubu alla scenografia. Tra gli altri spettacoli si segnalano “Donnerstag aus Licht” (1981) e “Samstag aus Licht” (1984) di Karlheinz Stockhausen; il “Il viaggio a Reims” (1984) di Gioacchino Rossini, diretto da Claudio Abbado, e lo “Zar Saltan” (1988) di Rimkij-Korsakov. Nel 2011 lavora alla scenografie de “Lo stesso mare” di Fabio Vacchi, per la regia di Federico Tiezzi.
Della sua produzione architettonica si segnalano: il nuovo accesso alla stazione S. Maria Novella a Firenze (1990); Palazzo Italia all’EXPO ‘92 di Siviglia; la nuova Galleria per Esposizioni Temporanee alla Triennale di Milano (1994); la conversione in museo delle ex-Scuderie Papali presso il Quirinale a Roma, inaugurate con la mostra “I Cento Capolavori dell’Ermitage. Impressionisti e Avanguardie” (1999); la riqualificazione di piazzale Cadorna a Milano (2000); le stazioni “Museo” e “Dante” della metropolitana e il ridisegno delle piazze Cavour e Dante a Napoli (1999-2002). Due importanti musei completano la sua produzione: il nuovo Asian Art Museum di San Francisco, aperto al pubblico nel 2003, e il Museo Nazionale d’Arte Catalana a Barcellona, completato nel dicembre 2004. Nel 2012 inaugura l’Aeroporto di Perugia, progettato per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia; la ristrutturazione e il recupero di Palazzo Vetus ad Alessandria e di Palazzo Branciforte a Palermo, insieme al progetto di riqualificazione del Complesso Sant’Agostino a Modena.
Tra i premi e i riconoscimenti più importanti: Chevalier de la Legion d’Honneur (Parigi, 1987); Honourary Fellow of the American Institute of Architects (1990); Praemium Imperiale per l’Architettura dal The Japan Art Association (Tokyo, 1991); Cavaliere di Gran Croce (Roma, 1995); laurea ad honorem dalla Rhode Island School of Design (Providence, USA, 2001); Medaglia d’Oro alla Carriera (Milano).

fonte: Archivio Gae Aulenti

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Didi Gnocchi
Italia
2018
30'