Umano non Umano

“Umano non umano non è soltanto il più bel film ‘sperimentale’ del cinema italiano degli anni ’60, è anche uno dei documenti più ricchi e più coinvolgenti del cinema della contestazione”. Così scriveva 40 anni fa Lino Miccichè.
A proposito del lungometraggio di Mario Schifano, uno dei più importanti artisti italiani del dopoguerra, passato dietro la macchina da presa e autore di una trilogia di cui Umano non umano fa parte.
Riflessione sulla politica, sull’arte e sull’esistenza, Umano non Umano è istintivo e “gestuale” come la pittura di Schifano, e al tempo stesso accuratamente pensato. La sua struttura procede per accumulo, per strati cazione di suoni e immagini, scandito dal pulsare delle immagini (alcune riprese alla televisione) e da un battito cardiaco, che immergono lo spettatore in uno stato di assoluta instabilità della visione. Fonte (cinema&artibrera2019)